venerdì 7 febbraio 2014

Violenza, siamo tutti esposti? Come?


Ciao cari lettori, oggi voglio parlarvi un po' di un problema che, ho riscontrato, è tangibile in ogni città. Parliamo della violenza, sia verbale, sia fisica, a cui siamo sottoposti quotidianamente.

Per iniziare vorrei raccontarvi un piccolo aneddoto, accadutomi qualche giorno fa.
Mi trovavo alla guida della mia auto, quando, fermo ad uno stop, attendevo che la mia destra fosse libera, per poter superare l'incrocio. Dallo specchietto retrovisore notai un ragazzo tremendamente indaffarato ad agitarsi, con gesti e parole che lascio immaginare a voi. Il fatto mi ha lasciato abbastanza di stucco, cosa avrebbe voluto che facessi? Che mi buttassi in mezzo al traffico per rubare la precedenza alle poche macchine che l'avevano prima di me? Rimasi fermo non più di un minuto, iniziai a spuntare, l'incrocio era libero, questo "pazzo" ( ora capirete perchè lo definisco così  ), mi sorpassa da destra, abbassa il suo finestrino, e inizia ad inveire su di me, con urla veramente disumane, gesti inenarrabili, e strombazzate. Cosicchè fermai l'auto, in mezzo all'incrocio, e gli dissi di stare calmo, che non erano questi i modi, e che sicuramente uno così alterato, aveva qualcosa in testa che non funzionava tanto bene.
Mai l'avessi fatto.
Liberai velocemente l'incrocio, e il ragazzo proseguì su un altra strada. Poco più avanti dovetti fermarmi ad un semaforo, e vidi sempre dallo specchietto retrovisore lo stesso pazzo di poco prima che arrivava con una velocità molto elevata verso di me, tirò il freno a mano, e si fermò slittando poco dietro la mia auto, scese in fretta e furia precipitandosi verso di me, gridando, e cercando di spaccarmi il finestrino. Beh io dentro ero un po' tremolante, ma la mia ironia prese il sopravvento, gli feci dei gesti e delle facce un po' strane e partii. Era verde, non potevo mica star li ad aspettare che mi spaccasse l'auto. Mi seguì per qualche centinaio di metri, forse poco più di un km, poi invertì la marcia e se ne andò. Accostai e chiamai subito i carabinieri, riferendo l'accaduto, ma non avendo preso il numero di targa, era un po' difficile per loro, mi assicurarono che avrebbero fatto un posto di blocco, e fermato le macchine di quel modello, anche perchè comunicai che secondo me il giovane era sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, o alcol, anche perchè una reazione così non avrei altro modo per giustificarla.
Chissà se l'hanno poi beccato. Mah, speriamo...
Comunque, tornando a noi, è possibile che ancora nel 2014 dobbiamo essere così tanto esposti a tutta questa violenza gratuita? Non c'è nulla che si può fare per evitare tutto ciò? O per lo meno per contenere l'ira? D'altronde siamo sempre tutti a contatto l'uno con l'altro, perchè non è possibile vivere serenamente, senza odio e litigi pressochè inutili?
Parlo delle liti tra estranei, logicamente. In casa se una coppia discute è più che normale, come vale lo stesso per due amici. Ma tra estranei, non lo posso accettare. Avrei capito e accettato un urlo del tipo: < Dai, muoviti >, pur non potendo far altro che attendere, ma una reazione così spropositata non riesco a mandarla giù. Mi duole il cuore a pensare che le generazioni del futuro siano costantemente bombardate da questi segnali.
Voi che ne pensate?
Come vi comportate?
Avete vissuto direttamente o indirettamente episodi simili?

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